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Fabio Rossi

Nasce a Napoli nel 1977. Nel 1999 inizia la sua formazione d’attore al Laboratorio Teatrale Permanente del Teatro Elicantropo di Napoli diretto da Umberto Serra e Carlo Cerciello. Partecipa a laboratori diretti da Antonello Cossia , Raffaele Di Florio, Costantino Raimondi , Yves Lebreton , Anna Redi , Marco Foschi , Rosario Tedesco , Annibale Pavone , Enrico Roccaforte, Raffaella Giordano. Ha frequentato il corso di Alta Formazione ideato e organizzato dal Nuovo Teatro Nuovo di Napoli in collaborazione con Pontedera Teatro e Cantieri Teatrali Koreja lavorando con artisti come Cesar Brie , Nicole Kerberger , Letizia Russo , Francesca Della Monica , Armando Punzo , Davide Iodice , Pierpaolo Sepe.

Inizia a lavorare in teatro con Carlo Cerciello nello spettacolo Il Cielo di Palestina (2000); prosegue poi con lo stesso Cerciello la sua attività teatrale con gli spettacoli Stanza 101 (Premio Ubu 2002) Noccioline (2002-Premio Annibale Ruccello 2006) Boom Boom Bush (2003) Girotondo (2003) Office(2007). Ha lavorato inoltre con, tra gli altri, Walter Manfrè , Francesco Silvestri , Fabrizio Bancale , Mario Gelardi , Luciano Saltarelli, Mariano Rigillo, Claudio Di Palma, Alessandra Asuni, Rosario Sparno, Sara Sole Notarbartolo.

Nel 2005, con il regista Pino Carbone, forma un gruppo di lavoro che darà vita agli spettacoli: Una Prigione di Velluto Rosso (2005) ,Hopa –Oct/ Prigione su tela (Finalista Premio Tuttoteatro.com “Dante Cappelletti” 2005), Il Cattivo Seme (2006), Agamennone (2007), King (2007), Dentro Romeo e Giulietta (2008), Mangiatene Tutti (2010),Fabula Rasa (2012), P.O.V. (2013), Il Contratto di Eduardo De Filippo (2013).

Nel 2010 vince , come miglior attore , “La Corte della Formica 2010” , rassegna -concorso di corti teatrali , con il corto Un dramma di Antonio Vladimir Marino per la regia di Giuseppe Cerrone e Antonio Piccolo , con la seguente motivazione: “per aver interpretato con l’equilibrio e la misura dell’attore deciso ed esperto, un ruolo concepito ed eseguito in un territorio drammaturgicamente di frontiera, lì dove la bravura dell’attore è direttamente proporzionale alla sua capacità di gestire e dominare sincretismi stilistici ed estetici, modelli narrativi e sperimentazioni ardite”.

Ha lavorato per la televisione nella fiction La Squadra 5 come guest e per il cinema nel ruolo del giacobino Astore nel film Il Resto di Niente per la regia di Antonietta De Lillo.